Per visitare il nucleo storico di Rossano, si percorre corso Garibaldi caratterizzato da una serie di slarghi e piazze sulle quali si affacciano residenze sette-ottocentesche di famiglie nobili o benestanti. All’ inizio del corso si ha la piccola piazza della Vittoria, caratterizzata da un monumento ai Caduti di Francesco Jerace.
Poi c’è piazza Steri, nella quale si innalza l’alta torre civica. Da qui si sale alla chiesa di S. Bernardino di origine quattrocentesca. All’interno della chiesa, possiamo trovare lavori in legno intagliato del XVII secolo, tra i quali un Crocifisso forse di Umile da Pretralìa. Nella terza cappella è presente il sepolcro di Oliviero Somma, un patrizio napoletano morto nel 1536.
Scendendo da Piazza Steri si arriva alla Cattedrale.
La Cattedrale è di origine antichissima e venne rifatta da Roberto d’Angiò nel 1330. Nel 1836 crollò con un terremoto e la facciata venne finita nel 1914. Bellissimo il portale in tufo del XV secolo presente sul fianco destro della chiesa. L’interno ha mantenuto l’impostazione basilicale gotico-angioina, anche se gli avvenuti rifacimenti nel tempo danno alla chiesa un aspetto composito. Infatti il soffitto ligneo a cassettoni della navata centrale è di origine cinquecentesco, mentre i soffitti intagliati e dorati delle navate laterali sono del secolo XVIII. Nella navata centrale abbiamo l’affresco bizantino del IX-X secolo, della Madonna Achiropita (cioè non dipinta da mano umana), protetta da un ricco tabernacolo ligneo con fregi e angeli del XVIII
secolo.
La tradizione dice che l’affresco è apparso per miracolo sul muro della chiesa in costruzione.
Vicino alla Cattedrale vi è il Palazzo arcivescovile, nel quale è allestito il Museo Diocesano caratterizzato da arredi, oggetti e opere d’arte provenienti dalla Cattedrale e da altre chiese del paese di Rossano. L’opera più celebre e preziosa è il “Codex purpureus rossanensis”.
I 188 fogli che lo costituiscono sono di sottilissima pergamena purpurea, scritti in greco con caratteri in oro e argento. - In un quartiere di vecchie abitazioni, sorge la piccola chiesa della Panaghìa di origine bizantina, raggiungibile scendendo la stradina alle spalle della Cattedrale. All’ interno vi è un prezioso affresco raffigurante S. Giovanni Crisostomo.